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Svolgono i compiti più disparati, dalle vendite alla manutenzione.

Sono i nostri cavalieri dall’armatura catarifrangente, noti anche come team collaudi. È stato un anno particolare per il team collaudi: mentre la maggior parte dei dipendenti lavorava da remoto, è rimasto operativo per l’intera durata del lockdown, per garantire una consegna puntuale delle macchine ai clienti.

Quando una macchina arriva in uno degli stabilimenti Haulotte, il team collaudi la scarica e la ispeziona. La sicurezza è un fattore fondamentale, così come la conformità alle procedure, che ci consente di garantire che la macchina sia pronta. Maung Lynn Tin, formatore per il servizio clienti, ci racconta le attività quotidiane del team collaudi, dai ritocchi alla verniciatura al controllo della posizione delle decalcomanie.

“Ogni macchina è un caso a parte, le nostre attività dipendono dal modello e dalle esigenze specifiche del cliente. È importante prestare attenzione ai dettagli, perciò usiamo delle checklist per essere sicuri di avere effettuato tutti i controlli. Dobbiamo testare ogni componente della macchina per garantirne la sicurezza e il corretto funzionamento dopo la consegna al cliente, spiega Maung Lynn Tin.

Nei periodi di massimo lavoro, il team effettua degli straordinari per rispettate i tempi di consegna della macchina comunicati al cliente.

“Non ci sono scorciatoie, quando arrivano ordini grandi, come quello per Coates, tutte le postazioni sono sempre operative, notti e weekend compresi, per testare tutte le macchine e prepararle alla consegna”. “Le attività vengono coordinate in base ai controlli di qualità e sicurezza necessari e alla loro durata. Per esempio, quando arriva una HT43, dobbiamo testarla alla massima altezza nelle giuste condizioni, non deve esserci troppo vento, è già abbastanza difficile così!!” aggiunge Tin.

Questo mese, il team collaudi implementerà nuove tecnologie sotto forma di software per tablet. Il programma, sviluppato da Destiny, ha eliminato il 95% della documentazione compilata dal team collaudi, sostituendola con moduli e documenti elettronici per snellire le procedure. Il direttore operativo per l’Australia Evan Goulis spiega i motivi dell’upgrade.

“Grazie a questo nuovo software, abbiamo eliminato quasi totalmente la documentazione cartacea relativa alle macchine, sostituendola con un sistema digitale che segue la macchina lungo tutto il percorso, fino alla consegna al cliente. Tutti i documenti creati dal sistema sono collegati al numero di serie della macchina, in modo da consentire la generazione di un report comprendente il SOB (Sales order build), la checklist del collaudo e le bolle di consegna. Tramite un tablet Samsung Galaxy A7, il team collaudi può accedere al nostro sistema self-service interno di gestione delle risorse, che abbiamo appena rilasciato e che consente di creare delle checklist di collaudo in formato elettronico, evitando di doverle stampare. Questo ci consente anche di mantenere aggiornate le checklist, per essere sicuri di ispezionare tutti i componenti essenziali di ogni macchina. Le checklist di collaudo elettroniche fungono anche da foglio presenze per i team, riducendo il rischio di informazioni ridondanti. Lo Stato di Victoria è il primo ad adottare il software e sarà seguito a breve dagli altri team di collaudo.”

BBQ party

PDI Team : Andrew McArthur, Darren Wilson, Brian Wilson, Dan Le Gros, Tin Muang Lynn

I membri del team collaudi hanno a cuore il benessere non solo delle macchine, ma anche dei loro colleghi. Nonostante i ripetuti lockdown dovuti all’epidemia di COVID dell’ultimo anno, non hanno mai abbandonato il campo, affinché i clienti potessero continuare a ricevere le loro macchine. Indossare le mascherine e lavorare in orari inusuali può essere molto difficile, ma i membri del team si sono impegnati fin da subito a supportarsi l’uno l’altro, sfruttando la forza di volontà che contraddistingue gli Australiani per tenere alto il morale. BBQ conviviali (rispettando le dovute distanze interpersonali), venerdì sera tra colleghi e tanta giovialità li hanno aiutati a superare il lungo inverno australiano.

“Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti qui da Singapore all’inizio del 2020 e con l’arrivo del COVID ci saremmo sentiti totalmente isolati, ma il team collaudi e gli altri membri della rete Haulotte ci hanno accolti con calore, facendoci sentire a casa. Si sono prodigati fin da subito per insegnarmi il meglio della cultura e della lingua australiana, così ora posso considerarmi anch’io un ‘Aussie’!” aggiunge Maung Lynn Tin.

Perciò, la prossima volta che assisti alla consegna di una macchina a un cliente, ricorda che c’è un team dietro alle quinte che lavora per far sì che le macchine Haulotte soddisfino ogni aspettativa!

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