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Some Human Resources collaborators worldwide: Aline Bouchon, Tracy Grimaud, Tiffany Marion, Carole Delorme, Mary Gan, Chris Delcastillo, Aurélie Desbois, Laura Birades, Aurélie Patural, Carmela Merle, Thomas Antunes, Armelle Perrot, Patricia Hernaci, Céline Philippon, Florence Filippi. Missing photos: Elisabeth Dickson, Amber Raisbeck, Dorina Marina, Karen Beck and Maya Chen.

CONTINUITÀ OPERATIVA

La COVID-19 ha generato una situazione senza precedenti, che nonostante sia stata per tutti motivo di ansia e difficoltà, ci ha consentito di dimostrare le capacità di adattamento del gruppo Haulotte.

Grazie a un’organizzazione ad hoc, ciascuno nel proprio piccolo, in ogni parte dell’azienda, ha continuato a svolgere le attività necessarie per servire i nostri clienti.

Facciamo il giro del gruppo e vediamo insieme come le singole regioni hanno affrontato questa crisi internazionale che ha comportato per tutti problematiche simili: la consegna degli ordini effettuati dai clienti, il mantenimento dello spirito di squadra tramite home working, il ritorno progressivo al lavoro dei team, la gestione amministrativa legata al confinamento…

L’attività del centro pezzi di ricambio non si è mai interrotta in questo periodo incerto, grazie alla capacità di prevedere le nuove necessità imposte dalla situazione sanitaria.

Franck Lhermet e Bertrand Demard sono responsabili della direzione operativa dell’hub di Lorette. Insieme ai loro compagni di team, non hanno mai smesso di lavorare. Ci hanno confidato che all’inizio del periodo di confinamento i team hanno dimostrato grande impegno e motivazione nello svolgere le proprie attività quotidiane di preparazione degli ordini, ricezione e spedizione dei pezzi. “Avevamo già provveduto all’acquisto di mascherine, soluzioni idroalcoliche e salviette disinfettanti e adottato un protocollo di sicurezza.” Sfortunatamente, dopo che un dipendente ha contratto la malattia, siamo dovuti passare a un’organizzazione totalmente specifica (che prevedeva la disinfezione degli spazi di lavoro…) e ancora più rigorosa rispetto al protocollo precedente, per consentire il prosieguo delle attività garantendo la massima sicurezza ai lavoratori, che si recavano allo stabilimento in team ridotti su base volontaria. Si è formato un gruppo di 6 persone che hanno preso in carico il lavoro in tutta serenità.
In questi mesi si sono susseguite diverse fasi: all’inizio, abbiamo bloccato i ricevimenti per limitare il numero di persone esterne nel sito. La ripresa delle spedizioni è avvenuta grazie a un piccolo team e a turni a rotazione. Con il passare dei giorni, il personale restante è tornato in stabilimento in piena fiducia. Alcuni sostenevano che era un piacere uscire di casa e ritrovare l’ambiente di lavoro!”

“Ora operiamo in maniera diversa, con materiali etichettati con le nostre iniziali, mascherine sostituite ogni 4 ore, salviette su tutte le macchine, stampanti, PC e scanner. È una procedura vincolante ma anche utile, perciò ognuno fa la propria parte.
In poco tempo, si è instaurata una nuova routine, per il bene di tutti.” bocce!

I team hanno molto apprezzato il supporto della direzione: la condivisione quotidiana delle informazioni tramite telefono e l’essersi recati sul posto per proporre idee organizzative, senza nulla imporre, sono stati fondamentali per proseguire l’attività con successo.

Claire Emery (responsabile Hub Lorette) considera questo periodo come un test che ha nuovamente dimostrato il livello di coinvolgimento dei team: “un lavoro collettivo che ha unito tutti (collaboratori e direzione), un team di volontari formatosi in meno di 5 minuti, degli interinali che hanno sempre risposto ‘presente!’ senza esitazioni… in breve, un ottimo spirito di squadra per lavorare in piena sicurezza e convivialità.”

Equipe Supply Chain Hub Lorette
Team supply chain dell’hub di Lorette

Armelle Perrot (HR Director Europe) ci racconta di essere entrata a far parte di Haulotte 3 anni fa. “Sono estremamente fiera di lavorare per un’azienda che resta fedele ai propri valori anche nei momenti più difficili”.

La crisi senza precedenti dovuta alla pandemia di Covid-19 ci ha toccato tutti, sia sul piano personale che su quello lavorativo. La stretta collaborazione tra Comex, ComIndus e i team RU si è tradotta in riunioni quotidiane a distanza per condividere i problemi e trovare insieme le risposte più adeguate.

Ogni nostra decisione è stata presa in base a due obiettivi:

  1. garantire la sicurezza dei lavoratori e
  2. assicurare il prosieguo delle attività.

In Francia, viene adottato regolarmente un gran numero di testi (in materia giuridica, fiscale e sociale). Per il settore delle RU, questo implica una grande reattività e un costante spirito di adattamento.

In Europa, si osservano realtà contrastanti per via dei diversi sistemi di legislazione. Perciò, la collaborazione tra i direttori delle filiali è stata fondamentale per adottare le misure più adatte alle singole realtà locali.

Sul campo, le risorse umane svolgono un duplice ruolo. Innanzitutto, fungono da intermediario con i dipendenti per dare informazioni e spiegare le decisioni prese. Dopodiché, assistono i direttori dei siti nei cambiamenti quotidiani, in collaborazione con i coordinatori della sicurezza.
 
Inoltre, occorre sottolineare la qualità del dialogo con i nostri partner sociali. Nei momenti di crisi, Haulotte ha dato prova di solidarietà e collaborazione. Questo ci ha consentito di prendere decisioni rapide ed efficaci.
 
Oggi in Francia, anche se l’emergenza sanitaria è parzialmente rientrata, il rischio è pur sempre presente. Il nostro protocollo di sicurezza è stato modificato e alleggerito, ma deve comunque essere rigorosamente rispettato. Per questo, facciamo appello alla responsabilità individuale di tutti.

Mary Gan (Finance and HR Director APAC) conferma che anche Singapore ha dovuto affrontare numerose sfide legate alla Covid-19.

Per prima cosa, fornire sicurezza e informazioni ai team, garantendo ai lavoratori il massimo benessere, fisico e psicologico.

In particolare, durante il periodo di home working è stato necessario supportare il coinvolgimento e la motivazione dei team, soprattutto in presenza di difficoltà legate, ad esempio, alla custodia dei bambini.

Grazie a un ascolto attivo, abbiamo saputo fornire risposte adeguate: ad esempio, lo scaglionamento degli orari di lavoro per consentire un migliore equilibrio tra doveri lavorativi e familiari, riunioni a distanza quotidiane per mantenere vivi i contatti, un sondaggio sul benessere dei team e sulle conseguenze della Covid-19 a livello psicologico…

“Le attività di team building a distanza sono possibili! L’abbiamo dimostrato tramite lo strumento Teams, che ci ha consentito di instaurare legami informali incentrati sullo scambio e il supporto reciproco.”

La fase di rientro al lavoro è stata caratterizzata dall’adozione di misure di distanziamento sociale e dall’acquisto di mascherine e attrezzature sanitarie. “Questa nuova organizzazione ci consente di lavorare in un’atmosfera serena e rilassata, forti di questa esperienza collettiva,” conclude Mary.

Amber Raisbeck (RU Haulotte Australia) spiega come anche in Australia, la proattività sia stata fondamentale.

“Il mio compito era quello di rassicurare e creare un’atmosfera tranquilla in un periodo così particolare. La flessibilità della direzione nella gestione dei singoli casi ha reso tutto più semplice. Questa crisi ha dimostrato che il lavoro da casa può essere un vantaggio per tutti.”

 
La filiale della regione del Pacifico si è contraddistinta per la nascita di nuove routine e di un nuovo modo di lavorare:
  • comunicazioni regolari e la stesura di FAQ legate a preoccupazioni come la continuazione delle attività aziendali e dei nostri clienti;
  • riunioni regolari a distanza ma di buon umore;
  • ruoli e compiti ben chiari per tutti (un vero aspetto positivo di questa crisi);
  • riunioni di 5 minuti tutte le mattine che ci hanno permesso di creare un bello spirito di gruppo;
  • flessibilità e comprensione per i collaboratori con bambini a carico durante le ore di lavoro;
  • l’incoraggiamento a pianificare i congedi nel periodo di minore attività. (A tal proposito, dobbiamo ringraziare i team che hanno tutti collaborato);
  • diversi tipi di supporto per spiegare le problematiche legate alla Covid-19 ai figli dei collaboratori;
  • un piano di emergenza Covid-19 costituito da una checklist (protocollo da rispettare in caso di focolaio in uno dei nostri stabilimenti)
  • la messa a disposizione di numeri di supporto psicologico gratuiti.

Chris Delcastillo (HR administrator regione Americas) ci racconta la capacità di adattamento della filiale americana. Situazioni impensate e vincolanti hanno obbligati i team a riorganizzarsi.

A tal fine, l’uso di strumenti per il lavoro a distanza si è rivelato fondamentale. I nostri collaboratori hanno potuto continuare e lavorare e a rispondere ai clienti.

Questa nuova forma di comunicazione ha anche favorito gli scambi informali che ci hanno consentito di mantenere uno spirito di squadra positivo.

Per Elisabeth Dickson (HR Director Americas), affrontare insieme una crisi di tali dimensioni ci ha permesso di conoscerci meglio, poiché l’home working non ha separato ulteriormente i servizi, al contrario!

Poiché la maggior parte dei team dell’area Americas è dovuta restare a casa, le comunicazioni tramite Teams o telefono sono diventate ‘la norma’.

Di conseguenza, il contributo individuale è stato fondamentale per garantire lo svolgimento delle attività aziendali.

Il nostro obiettivo era continuare a supportare i nostri clienti affinché a loro volta potessero proseguire la propria attività, soprattutto dal momento che, potenzialmente, le nostre macchine potevano essere utili per la costruzione di strutture necessarie per la lotta al virus.

“Con il senno di poi, credo che quest’esperienza, nonostante le difficoltà, abbia rafforzato i legami di gruppo. Ora ci conosciamo meglio, comprendiamo meglio le sfide di tutti e insieme abbiamo saputo trovare le soluzioni migliori per garantire la continuazione delle attività aziendali.”

 
 

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